26 luglio 1943 Radio Roma annuncia la caduta del fascismo. 28 luglio 1943
Si abbattono le lapidi fasciste, tra cui quella delle
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sanzioni
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del Palazzo comunale, quella
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dei martiri fascisti
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della Casa del Littorio, il
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Fascio
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in legno della terrazza del Politeama. Campo di concentramento a Sforzacosta (MC).
Si prevede l ’ occupazione tedesca. Tutte le parti politiche si stringono e si promettono aiuto reciproco. L ’ atto avviene nella residenza comunale. 8 settembre Giunge notizia dell ’ armistizio e del messaggio di Badoglio. La gente si riversa in Piazza, inneggiando alla fine della guerra. 9 settembre 1943 L ’ esercito italiano, male interpretando il messaggio di Badoglio, ha deposto le armi e si sbanda. I soldati, laceri, affamati e vestiti alla meglio, ritornano a casa. 13 settembre 1943
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giunta una pattuglia di esploratori tedeschi in motocicletta, seguita da una autocolonna che sosta davanti allo stabilimento Gabrielli. 17 settembre 1943 Il gruppo partigiano di S. Giuseppe, con a capo Pacifico Nerpiti, attacca la caserma dei Carabinieri do Belforte. Il gruppo è la prima effettiva formazione partigiana del Maceratese. 19 settembre 1943 Mussolini è stato liberato da Campo Imperatore. 24 settembre 1943 Repubblica di Sal ò . 3 ottobre 1943 E ’ stato ricostituito il Fascio Repubblicano. 6 ottobre 1943 Ezio D ’ Innocenzo, Marino Lucentini e Renato Baldassarri prelevano armi a Civitanova Alta. 12 ottobre 1943 Per ragioni di sicurezza il gruppo di S. Giuseppe si trasferisce a Carpignano. Carpignano (Tolentino). 15 ottobre 1943
Lungo il Viale Battisti sostano ancora colonne tedesche: le comanda un Maresciallo di Amburgo, alloggiato all
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Albergo Milano. Vengono arrestati Enrico Ciurumbella e Ettore Angeli. La tregua tra fascisti e antifascisti è rotta. 25 novembre 1943 Renato Clementi viene malmenato dal milite Pierdominici. 27 novembre 1943 Il soppresso giornale “ Azione fascista ” del 1921, settimanale della Federazione, rivede la luce sotto il nuovo titolo “ Azione Repubblicana ” . 6 dicembre 1943 Due ex soldati inglesi vengono arrestati in Contrada Pace. 8 dicembre 1943 D ’ accordo con i Carabinieri, che lasciano socchiusa la porta della caserma, i partigiani, al comando di Pacifico Nerpiti, liberano i due Inglesi e prelevano armi. 17 dicembre 1943 Spedizione contro i partigiani di Carpignano, che si sganciano e si portano a Montalto. A S. Andrea viene ucciso il siciliano Salvatore Ficili, soldato sbandato rifugiato da un contadino. 23 dicembre 1943
Dissidi tra i componenti del gruppo di Montalto. Rissa con elementi slavi per questioni di armi in casa Betti. Uno slavo uccide il partigiano Biaggi e ferisce Pacifico Nerpiti, trasportato, poi, all
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ospedale di Tolentino. 26 dicembre 1943
Sante Foresi e Ado Muscolini trasportano da Civitanova Marche 40 bombe a mano e 12 moschetti. Nerpiti viene prelevato dall
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Ospedale e trasportato a Carpignano. Casa Betti.
Rastrellamento lungo la via Montecavallo effettuato dal Prefetto Terrazzani. Molte persone arrestate, condotte in piazza, costrette a cantare
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Giovinezza
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e poi rilasciate, tranne Ettore Angeli e Renzo Tombolini, tradotti a Macerata. Il segretario del Fascio fa affiggere un manifesto in cui si invita i giovani a tornare alle loro case. Vi si legge: “ Lasciate la montagna ai lupi famelici e ritornate alle vostre case dove sarete sicuri in seno alle vostre famiglie ” . 12 gennaio – primi giorni di febbraio 1944 Il gruppo di Montalto, sbandatosi dopo i fatti di Villa, si ricostituisce a S. Moroto prim, e poi a S. Marco e S. Giovanni di Fiastra, con a capo il Tenente “ Acciaio ” . Si susseguono le azioni di disturbo lungo la statale 77. Il gruppo diviene ben presto il terrore dei Tedeschi, che in quel tratto della Nazionale sono costretti ad organizzare un servizio continuo di autoblinde. Il primo febbraio si costituisce ufficialmente il Gruppo 201 della Brigata Spartaco, che dopo qualche giorno, si trasferisce a Fiungo. Maroto di Pievebovigliana - Chiesa San Giusto 19 febbraio 1944 A Caldarola, per ordine del Prefetto Ferrazzani, viene fucilato Agostino Mazzetti, un carbonaio di Montalto venuto in piazza per prelevare il grano distribuito alla popolazione dai partigiani. Lo sdegno è enorme. 22 febbraio 1944 Vengono arrestati e condotti a Macerata Guglielmo Clementi, il Conte Adolfo Gentiloni Silveri, il Dottor Giulio Apolloni, Nazzareno Brandi, Manlio Santilli, l ’ ex Podest à Giovanni Tacci Porcelli, Don Agostino Tacci ed altri. 25 febbraio 1944 E ’ scaduto ieri il bando di richiamo di Sal ò delle classi 1922-1923. Molti giovani si rifugiano nelle vicinanze ed alcuni a Montalto. Montalto (MC). 3 marzo 1944 I fascisti perquisiscono la casa di Ettore Angeli. Gira un volantino tedesco che minaccia pene contro i patrioti, chiamati banditi,e i loro favoreggiatori. 8 marzo 1944 Quirino Ciarapica viene arrestato. 11 marzo 1944 I Tedeschi operano un rastrellamento a Piastra. Sono respinti, lasciando uno di loro sul terreno. Il fallimento dell ’ operazione è dovuto all ’ azione combinata tra i vari gruppi partigiani operanti nella zona. 16 marzo 1944 Il Tenente “ Acciaio ” viene conoscenza che i Nazi-fascisti stanno preparando un rastrellamento a grande raggio e propone ai comandanti degli altri gruppi di arrestare i capi fascisti di Tolentino, per trattare, poi, il loro rilascio con la sospensione del rastrellamento. Non viene ascoltato, anzi, giunto a Montalto per chiedere volontari, viene accusato di concepire a modo suo la guerra partigiana e, quindi, disarmato insieme ad altri appena arrivati a Monastero. 17 marzo 1944 Vengono riconsegnate le armi ad “ Acciaio ” e ai suoi amici, che partono per S. Liberato. 18 marzo 1944 La radio trasmette il messaggio “ Le ciliegie sono mature ” . E ’ l ’ avvertimento che il lancio avverr à nelle prossime 24 ore. La zona è quella nei pressi della pineta di Caldarola, in localit à Maddalena.
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Verso il tramonto, iniziamo da Vestignano l
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ascesa della Maddalena, trasportando a spalle le
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tregghie
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necessarie per riportare in basso i fusti del materiale lanciato. In alto c
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è
la neve, gelata e dura in alcuni punti, molle in altri dove si affonda fino al ginocchio. Tira un forte vento che solleva in mille aghi pulviscoli di neve.
Primo allarme.
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C
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è
una chiesetta alpina dove siamo noi partigiani
Tutti si uniscono al coro. Poi i canti si affievoliscono fino a spegnersi. Ad uno ad uno i giovani si addormentano. I loro visi, resi pallidi dal freddo e non pi
ù
illuminati dal bagliore del fuoco che si sta spegnendo, assumono un aspetto spettrale.
A Caldarola, mentre alcuni partigiani del gruppo di Montalto stanno accompagnando all
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ospedale Peppino Guerrieri e Franco Belfiori, si imbattono in un gruppo di fascisti. Incomincia una sparatoria spaventosa. Il tenente Toto e Marino Lucentini, che erano seduti nella cabina dell
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autocarro, riescono a mettersi in salvo. Gli altri si arrendono. Sopraggiunge
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Acciaio
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con Spartaco Perugini e Alberto Pratesi, ma sono costretti a fuggire. Franco Belfiori, che
è
ferito alle gambe e non pu
ò
camminare, viene freddato sulla piazza. Piazza, Caldarola.
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E
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la volta mia nell
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interrogatorio. Vogliono sapere dove andavamo, da dove venivamo, chi ci conduceva. Io non svelo nulla. Purtroppo mi accorgo che qualcuno prima di me deve aver parlato anche troppo. Gi
à
sanno tutto. 22 marzo 1944
Documento originale
Piangere, gemere, pregare, scongiurare, tutto
è
vano. Nulla commuove i militi decisi a sacrificarci inumanamente. Mamma, babbo, fratelli, sorella, amici, tutti mi passano davanti a rendermi pi
ù
doloroso il momento.
Montalto, il luogo della fucilazione. A Vestignano cadono Nicola Peramezza, Mario Ramundo, Guidobaldo Orizi e Lauro Cappellacci.
Vestignano, la casa in cui furono uccisi Cappellacci, Orizi e Ramundo.
Il Tenente Barilatti viene fucilato a Muccia, fuori la cinta del Cimitero. L ’ ultima lettera di Achille Barilatti alla famiglia:
Mamma adorata,
Achille Vengono arrestati Turindo Pucciarelli, il Dottor Mario Pinelli, Don Luciano Piergentili, Lanfranco Massi, Clemente Scorcia, Nello Apolloni, Luigi Battellini, Mario e Renato Clementi, Adelino Farabolini ed altri. Sono tutti accusati di far parte del Comitato di Liberazione. 29 marzo 1944 Francesco Saverio Massi, nel trigesimo dell ’ Eccidio di Montalto, fa celebrare una messa nella Basilica di S. Nicola. Il commissario prefettizio Giuseppe Massi fa distribuire una circolare nella quale tenta di giustificarsi per l ’ Eccidio di Montalto. 30 marzo 1944 Si è saputo della messa fatta celebrare ieri a San Nicola. I Fascisti circondano la chiesa ed il convento e operano una perquisizione. 2 aprile 1944 L ’ abitazione di Ettore Angeli è messa a soqquadro ed i mobili bruciati in strada. Anche la casa del Prof. Zazzaretta subisce una perquisizione. 3 aprile 1944 Bombardamento anglo-americano a Macerata, l ’ obbiettivo è la Caserma Corridoni. Fra i morti. Luigi No è . I Tolentinati detenuti nella caserma sono tutti salvi. I soldati inviati con camion tedeschi verso il Nord si sbandano e molti ritornano alle loro montagne. 4 aprile 1944 Nicola No è cattura due prigionieri inglesi. 6 aprile 1944 Nicola No è viene giustiziato davanti la sua casa. Si dice che vittima designata fosse il Commissario Prefettizio. 7 aprile 1944 Venerd ì Santo: la processione con il Cristo morto non ha pi ù luogo per i disordini che si susseguono in questo periodo. 11 aprile 1944 La “ Volante ” di “ Acciaio ” assale il posto di avvistamento nella villa Massi alla Bura: catturati e fucilati due militi. 20 aprile 1944 Si dice che il Commissario Prefettizio abbia richiesto un reparto di S.S. che dovrebbe operare rastrellamenti delle classi 1924-1925-1926.
La “ Volante ” tende un ’ imboscata al Prefetto Terrazzani all ’ altezza del villino Benedetti: cadono i partigiani Umberto Cical è e Biagiotti. 1 maggio 1944 Un reparto di S.S. giunge a Tolentino: il gruppo dipende dal grosso distaccato a S. Severino. Incominciano col solito sistema, sparando in aria all ’ impazzata e incolonnando tutti gli uomini che incontrano per via. 2 maggio 1944 Le S.S. sparano raffiche e bombe a mano contro lo stabilimento Gabrielli per un diverbio sorto con alcune operaie. Danni notevoli alle vetrate e all ’ interno.
Vengono arrestati Nicola Porcelli e Guglielmo Clementi. 8 maggio 1944 Vengono arrestati il Dottor Giulio Apolloni, Adelino Farabolini, il Dottor Amleto Poeti, Redano Serangeli e il Dottor Alberto Mari. 9 maggio 1944 Si parla di un accordo di pace tra partigiani e fascisti; in effetti si vedono gli uni e gli altri tranquillamente in giro per la citt à . 13 maggio 1944 Sparatoria nelle vicinanze di S. Giuseppe. Incendio di pagliai e contadini feriti. 16 maggio 1944 Perquisizione in casa di Don Luciano Piergentili, che riesce a fuggire a Pollenza. 17 maggio 1944 Mitragliamento aereo. Cesare Pasqualini rimane ferito lungo la strada per S. Severino. 18 maggio 1944 I partigiani, tra i quali il 15enne Enzo Angeli, hanno distrutto una locomotiva. 30 maggio 1944 Nuovo bombardamento a Macerata. I militi hanno piazzato le mitragliatrici nei punti strategici della citt à . Perquisita di nuovo casa Benadduci.
Mitragliamento aereo della citt à di Macerata. 9 giugno 1944 Castelli, spia e collaboratore dei Tedeschi, viene giustiziato in Contrada Pace. 12 giugno 1944 A San Severino cadono Aldo Damiani e Saverio Bezzi. 15 giugno 1944 A Borgianello di Serrapetrona, mentre il gruppo partigiano si accingeva ai preparativi per l'attacco di una colonna tedesca parcheggiata di fronte al mattatoio Comunale di Tolentino, a uno di loro sfugg ì una bomba a mano che esplose ferendo mortalmente Albino Caselli ed altri partigiani tra cui Minnozzi Francesco, il pi ù grave, il quale riport ò la perforazione del polmone sinistro e lesioni gravi ad entrambi le gambe. 17-21 giugno 1944
Il Commissario del Fascio lascia la citt
à
e raggiunge i partigiani a Serrapetrona. 22 giugno 1944
La ritirata tedesca
è
in atto: lunghe colonne di cavalli e di carri, nessun mezzo motorizzato. 23 giugno 1944 Il C.L.N. designa il Prof. Alessandro Zazzaretta come futuro Sindaco.
Reclutamento di 300 cittadini per scavare un fosso anticarro in Contrada Bura. 30 giugno 1944 Liberazione di Tolentino
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